Napoli, 1915. L’impresario Capraja, cattivo pagatore, svanisce nel nulla. Susette Bon Bon, sciantosa eccentrica, riceve la visita di un detective. Tra equivoci e cambi di identità si arriverà alla sconcertante rivelazione finale. Ma l’Italia è ormai in guerra.
23 maggio 1915. Alla vigilia di una guerra che sembra ormai dietro l’angolo, Gaetano, impresario napoletano e cattivo pagatore, sparisce. Un detective lo cerca al Salone Margherita, ma trova solo una sciantosa esplosiva che nega tutto. Forse mente. Forse è lui. O lei.
Paolo Coletta scrive e mette in scena per Margherita Di Rauso e Stefano De Santis un divertente noir con musiche originali, a partire dalle canzoni del celebre repertorio del Café Chantant, da Ninì Tirabusciò a ‘A frangesa, alle macchiette più famose di Maldacea e Viviani, ambientata nella leggendaria stagione che consegnò alla Storia uno dei periodi più folli, effimeri, edonistici e creativi della modernità: la Belle Époque.
Principali artefici di quegli anni furono gli artisti e gli impresari teatrali. Fra gli artisti, figura centrale di tale mondo, sacerdotessa e corpo sacrificale della fabbrica del divertimento, artista sensuale e stravagante, fu la soubrette: la chanteuse che a Napoli dopo un attimo si chiamò sciantosa.
Un esercito di donne fatali e incontenibili, seduttrici per definizione, ufficialmente libere da legami, sembrava arrivato dal nulla esclusivamente per ammaliare l'uomo. È così effettivamente fu. In realtà arrivavano da molto meno lontano di quanto si pensasse: un luogo, la stessa famiglia d’origine, da cui la povertà e la disperazione le aveva spinte a fuggire senza voltarsi indietro.
Margherita Di Rauso e Stefano De Santis e con Mariano Bellopede – pianoforte e direzione musicale
canzoni repertorio Café Chantant
| Ven | 26 | 17.30 | |
| Sab | 27 | 21.00 | |
| Dom | 28 | 17.30 |
https://www.vivaticket.com/it/ticket/belle-epoque-e-polvere-da-sparo/271568