Un dialogo serrato mette a nudo l’oscura banalità del male: Adolf Eichmann, funzionario modello del Terzo Reich, si racconta con glaciale lucidità. Uno spettacolo che interroga lo spettatore su responsabilità, coscienza e limiti dell’obbedienza. Un meccanismo disumano che rese possibile un genocidio come quelli che si stanno svolgendo anche nel nostro tempo attuale.
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info@teatrotrastevere.it
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