Si tratta della storia di due comici che per anni sono stati i beniamini del pubblico formando una coppia molto famosa, fino a che uno scherzo in scena finito male, ha fatto cadere dal palco uno dei due, rendendolo zoppo, ingenerando una lite che li ha separati scatenando un profondo odio reciproco. I due sono costretti a rivedersi dopo più di venti anni, perché un produttore fa un’offerta milionaria per una loro reunion. Si rincontrano nella saletta privata di un lussuoso ristorante, serviti e accuditi da un giovanissimo maître che è un loro fan sfegatato. L’incontro è organizzato dalla segretaria tutto-fare del manager, sicura che il suo indiscutibile fascino potrà arginare le intemperanze dei due attori, ma lo scontro è inevitabile. All’inizio i due si punzecchiano a vicenda e le loro differenze caratteriali provocano situazioni davvero esilaranti, da pura commedia, ma col proseguire della cena vengono fuori molte verità e soprattutto emergono rimpianti che smascherano la estrema solitudine esistenziale di entrambi. Tutto questo sembra portare a una inevitabile rappacificazione da lieto fine, ma proprio quando sembrano pronti a partire per una favolosa tournee negli emirati arabi, nell’attesa dell’anziano manager che non arriva perché bloccato dal mal tempo, a locale ormai vuoto, il giovane maître fa un gesto assolutamente imprevedibile smascherando verità inconfessate e inconfessabili di tutti i protagonisti, con un finale assolutamente imprevedibile che da una situazione tragicomica ci porterà nel territorio della tenerezza e malinconia. Partendo da un assunto squisitamente comico il pubblico si ritroverà così ad avere condiviso una amara riflessione sull’amicizia e soprattutto sulla solitudine, che né l’arte né tantomeno il successo possono mitigare, ma per fortuna un finale inaspettato ci porterà fuori dal teatro rasserenati.
Marco Gabrielli, Pino Ammendola
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